venerdì 11 febbraio 2011

Di più tivù

In vena di bischerate. Ma alla fine, neanche tanto.

Consapevole di tirarmi la zappa sui piedi, devo fare un annuncio:
Adoro Grey’s Anatomy.  E non sto delirando. Mi piace proprio.

Cavolo. Dal guardare solo programmi d’inchiesta quali Report e Presa Diretta, o di cultura generale come Le Storie  e concedermi ogni tanto qualche film e programmi “politici”, passare ad una serie televisiva che, per giunta mi appassiona, è un bel salto.
Devo avere paura???
Ma anche no. Per il semplice fatto che ho sempre snobbato la tv esclusivamente perché ho sempre avuto altro da fare e per evitare programmi ridicoli, basati sul niente,  che sbeffeggiando il corpo femminile  raggiungono auditel stellari. Ma, lungi da me, tutti coloro che con un certo non so che di radical chic si definiscono anti-tivù, per poi scoprire che sono molto più aggiornati di te sulle novità del piccolo schermo.
E’ una serie piacevole, piena di colpi di scena, forse a volte, eccessivamente smielata, ma adoro la voce fuori campo della narratrice che introduce e conclude ogni breve puntata. Non amo tutti i personaggi, però. Alcuni sono davvero eccessivamente romanzeschi. Si fanno delle paranoie assurde per delle stupidaggini, ma chi può biasimargli? Il mondo è pieno di gente che si lamenta senza motivo o che si piange addosso, e alla fine può capitare a tutti.  E poi ce n’è per tutti i gusti, dai più cinici ed arrivisti, ai più dolci e forti. Senza contare che le trame, non sono neppure così male, almeno quelle della serie trasmessa in questo mese (credo che sia la 6°). E’ ovvio che si tratti pur sempre di una serie, ma gli attori sono piuttosto bravi, per quanto spesso appaiono patinati, è possibile anche vederli spettinati e arruffati, a differenza di altri, e oltre alla buona dose di belloccioni e belloccione, molti altri personaggi risultano ugualmente d’impatto, se non addirittura più incisivi, al di là di ogni apparenza (il che non è sempre così ovvio). La sua forza, sta nella fragilità stessa dei personaggi, che al di là di credersi divinità terresti in quanto chirurghi, ne passano davvero di tutti i colori: infanzie negate, perdite, delusioni e amori più o meno convenzionali.  Eroini romantici del XXI sec.?! Non arriviamo a tal punto.

Insomma, mi sarò ammorbidita con l’età, ma ogni tanto, ho bisogno anche io di una buona dose di bischerate semi serie, considerando che del turpiloquio e dell’indecenza della politica, ne ho le scatole piene. Viva i quotidiani, i libri e i siti d’interesse, a quel paese i talk show in cui si parla di tutto tranne che dei problemi reali. Meglio un telefilm fatto bene allo squallore del resto, in cui la politica si è ridotta ad una serie di insulti, di proselitismo, a entrate e uscite di scena, nonché a telefonate improvvise nel modus operandi di Osama. In questo momento, apparentemente, potrei assomigliare a un Didimo Chierico, e potrei sembravi disincantata. Ma la fiamma ARDE, e come se arde. Basta una scintilla e divampa come un tempo.

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