lunedì 13 febbraio 2012

A tema ( o anti-tema?)

San Valentino.

Ho sempre guardato con perplessità a questa festa. Liberi di festeggiarla o meno, ma ho sempre creduto che non servisse un giorno in cui tutte le coppiette, più o meno stabili, si vedessero gironzolare con fiori e cioccolatini per le vie della città. L’unico interesse che potrei avere è di tipo fotografico; magari uscissero davvero per le strade tante persone, di tutti i generi, abbracciate e visibilmente innamorate, sarebbe splendido, uno spettacolo umano a tal punto da far sorridere con dolcezza il più cinico dei cinici.

Ma, per come vivo io l’amore, volete mettere, a dispetto di una festicciola comandata, la bellezza commovente di un regalo veramente inaspettato? Alzarsi la mattina di un qualsiasi giorno dell’anno e trovare un mazzo dei tuoi fiori preferiti, oppure tornare a casa la sera e trovare una lettera sotto al cuscino o nascosta da qualche parte  ( studiata appositamente ) per farla trovare al tuo amato?  Alzarsi in una notte insonne e scrivere con irruente coinvolgimento, anche poche parole, ma sentite.

Sentite, esatto. Se si festeggia con sentimento, benissimo, se lo si fa per compiacimento o convenzione, non so.
Senza considerare che si apporta inutile dolore a chi vorrebbe, ma non può festeggiarlo. Del resto, non tutti hanno un cuore di roccia come il mio. ^^ E non tutti vivono in una coppia in cui si snobba allegramente la convenzione, per scegliere piuttosto la spontaneità del momento. Non mi aspetto di essere compresa da nessuno, mi rendo conto di avere un punto di vista tutto mio, se non da chi mi accompagna in questo cammino. 


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