lunedì 30 marzo 2009

Equilibrio... dedica...

Quando ero bambina, nei momenti più difficili e oscuri, ho sempre cercato riparo nella luce:
Sì, avete letto bene, nella luce, in tutto ciò che è positivo e amorevole.
I pochi lettori di questa mia umile pagina, nell’oceano di internet, sanno quali siano state, e quali tutt’ora siano, le mie illusioni più o meno infantili.
Ho sempre ricercato e bramato un’ equilibrio intorno a me, pensando che una volta raggiunto sarebbe stato, come dire, “eterno”, almeno per gran parte della durata della mia vita. Che sciocca ottimista …
In realtà, la vita è un divenire continuo e crescendo ho appreso che nell’arco dell’esistenza, esistono vari equilibri, più o meno piacevoli, più o meno duraturi … Così, l’imprevedibilità ci risveglia, come una secchiata d’acqua fredda in una giornata estiva, e ci costringe a rimettere tutto in discussione.
Nuovi tasselli da assemblare a quelli che restano nelle nostre mani dal passato.
Un lavoro lungo, silenzioso, spesso doloroso, accompagna la ricostruzione di questo nostro nuovo e precario equilibrio, sottile, esile, poi a mano, a mano, sempre più resistente, seppur mai stabile.
La nostra mente è affollata, assillata, martellata ossessivamente dalle scelte inevitabili che ci condurranno verso un domani “diverso”, almeno per la nostra interiorità, e allora ci interroghiamo su che cosa sia più giusto fare.. e l’ansia ci coglie, togliendoci la vitalità e l’ilarità di sempre, ma come una tempesta che sconquassa e travolge, anche questa precarietà si stabilizzerà, e allora, tornerà il sereno e ci adopereremo per ricostruire, accantonare e magari reinventare ciò che la tempesta ha lasciato.